DONNE BISEX: UN IDENTIKIT

sono state denominate L.U.G., hanno poco più di vent'anni e frequentano l'università. Ne parla un nuovo studio americano, che rivela: in dieci anni sono raddoppiate

 

 

Non più soltanto uomini nei letti delle ventenni. Un nuovo sondaggio del CDC, il Centro Nazionale per le Statistiche sulla Salute degli Stati Uniti, rivela infatti che la percentuale di donne bisex e più che raddoppiata negli ultimi dieci anni.

Lo studio, condotto su 12.571 persone, ha scoperto che l'11,5 per cento delle donne tra i 18 e i 44 anni ha avuto almeno una esperienza sessuale con una persona dello stesso sesso, e la percentuale sale al 14 per cento tra le studentesse universitarie. La stessa ricerca, dieci anni fa, aveva riportato una percentuale di bisessualità femminile pari al 4 per cento: meno della metà.
«C'è un livello maggiore di discriminazione per gli uomini», spiega William Mosher, autore della ricerca. «Una donna può avere esperienze bisessuali con più facilità e può anche parlarne apertamente senza dare "scandalo". C'è più tolleranza in questo senso...».

Gli autori della ricerca puntano ora a scoprire cosa spinga le giovani a preferire rapporti con altre donne e se non si tratti di un modo per evitare malattie comunemente trasmesse con rapporti eterosessuali.
Secondo alcuni sessuologi, inoltre, molte studentesse vivrebbero l'eros saffico come un "rito di passaggio". « In molti casi si è bisessuali in teoria, ma non nella pratica », evidenzia Elayne Rapping, docente dell'Università di Buffalo, autrice di vari libri sulla sessualità. «Essere bisex è diventato un "segno di coraggio" per alcune ventenni, anche per quelle che escono soltanto con ragazzi». Questa tendenza, molto diffusa tra le universitarie, ha portato Craig Kinsley, neuroscienziato dell'università di Richmond studioso degli orientamenti sessuali, a coniare per loro il termine di LUG, "lesbian until graduation" (lesbiche fino alla laurea).