DOMANDE & RISPOSTE
Chi avesse dubbi o curiosità sulla bisessualità maschile può rivolgere domande alle quali il nostro collaboratore Cristian cercherà di rispondere.
Ecco le domande finora pervenute e le relative risposte:
Salve Cristian, mi
chiamo Giorgio ed ho 40 anni, di Ferrara.
Sono stato fino ad ora, voglio dire mi sono definito, gay.
Ho lavorato su questo (faccio analisi da anni per altri motivi, la mia
depressione e la mia ansia) e chiaramente la sessualità è stata anch'essa
motivo di approfondimento.
Però ho visto il vostro sito e mi sono detto "sento la sua opinione",
dato che la mia esperienza è quasi l'opposto del cliché bisex..omo represso,
potrei dire di essere omo, ma bisex represso.
Ho sempre desiderato il corpo (ma anche il relazionare) femminile, l' ho capito
da poco, ma fin dall'adolescenza me lo sono negato, stretto nel pregiudizio di
essere "assolutamente" o "intransigentemente" omosessuale.
Ho avuto tante possibilità ma le ho tutte lasciate svanire..ora sono rimpianti.
I miei partner sono sempre stati completamente omosessuali, come me, e questo mi
dava sicurezza.
Quando ho conosciuto il mio ultimo partner, che aveva avuto storie eterosessuali
da ragazzo (e qualche incontro anche più tardi) qualcosa è scoppiato, tardi.
La sicurezza nella mia identità mi ha lasciato e mi sono visto d'improvviso
invidiargli quel suo passato dove lui si concesse una scelta (non una pre-scelta
come la mia), odiarlo in quanto tale e poi cercare compulsivamente un incontro
femminile.
Il contrario di quello che ho fatto per i miei primi 40 anni.
I miei amici gay erano sgomenti, i miei amici etero stupefatti (ma direi più
incuriositi).
Così il mio partner ha pensato di farmi superare il tabù, che lui non ha, e
siamo stati assieme due volte con prostitute. Poco bello ma vero.Le mie prime
esperienze sessuali con donne.
Ho poi avuto 3 rapporti sessuali con 3 differenti ragazze e una relazione un pò
più lunga e complessa con un'altra ragazza, tutto ciò mentre stavo col mio
compagno (è comunque una relazione turbinosa) e tutto ciò avendo detto tutto
di me alle ragazze in questione.
Chiaramente ho detto tutto anche a lui, che è stato l'interlocutore dei miei
rivoltamenti (riconosco che sia stato paziente anche se all'inizio, quando gli
confidai le mie turbolenze fu molto rozzo e senza tatto, poi ha capito che è un
argomento facile per lui, ma complesso per me)
Ora vivo questa relazione senza molto convincimento, e dire che all'inizio ci
investii molto..
La mia testa continua a carezzare l'idea di stare con una donna (le esperienze
avute tra l'altro sono state tutte belle e gratificanti, senza però essere
stato innamorato...questo potrebbe darmi sollievo riportandomi alla mia
dimensione omosessuale familiare), il sogno di approfondire la conoscenza
femminile...solo che ho impostato la mia vita da sempre come gay e francamente
mi sembra assurdo... in più appunto ho quest'uomo a cui voglio bene ma che non
si concilia più con le tensioni che ora mi tormentano..
Tra l'altro, se prima mi capitava di tradire lo facevo con
uomini..ora non mi passa più per la testa, per il motivo che mi sento di non
aver niente da scoprire ulteriormente negli uomini, mentre sono pieno di
fantasie etero, e non solo di sesso ma di amore.
So che era latente in me e che il mio compagno non ha chiaramente nessuna colpa,
è stato solo il catalizzatore di scardinamenti di miei pregiudizi, poi evoluti
in goffi esperimenti forse..o in dubbi sconclusionati..però ora non mi sento nè
un identità precisa nè una volontà decisa a continuare una strada che ora so
mi sono costruito e sentito come la sola percorribile.
Adesso è come se mi venisse il dubbio sulla consistenza dei miei rapporti con
gli uomini..
..come se avessi perso qualcosa di importante...come se sospettassi di trovare
qualcosa di più significativo in una relazione con una donna..
Dovrei avere di nuovo vent'anni e poter ri-affrontare le scelte, ma questo è
impossibile..ed ora tutto è più difficile.
Hai mai visto situazioni tipo la mia?
Cosa puoi dirmi?
Spero in una tua risposta perchè, come forse sai, l'analisi spesso gira attorno
alle cose e non è detto che alcune le chiarisca...almeno a me, quindi ci tengo
a sentire il tuo parere
ciao, Giorgio
RISPOSTA:
Ciao Giorgio,
innanzitutto ti auguro di calmare il più possibile la tua ansia e di uscire fuori dalla depressione che ad oggi sembra essere una vena comune e sempre più aperta in questa società sempre più frenetica e sempre più selettiva.
Sinceramente non ho mai conosciuto uomini con la tua storia, di solito succede il contrario. Dopo anni di vita da etero e magari dopo aver formato una famiglia si ritrovano e si riscoprono gay, scombussolando prima la vita del partner e poi quella dei figli.
Da questo punto di vista alla fine nessuno accanto a te ha sofferto, ma certamente tu che ne sei il protagonista non penso che hai giovamento da quello che ti sta succedendo. Non escludo come tu hai detto che anche il tuo attuale partner non si sia un po' stupito di questo tuo cambiamento, e penso che per lui sia molto difficile adesso starti accanto.
Caro Giorgio io in te vedo 3 aspetti positivi ed uno negativo, quello negativo è l'età ma solo per il fatto che più si è giovani e più ci sono chance di incontri femminili e anche se perdiamo qualche incontro essendo giovani si ha l'impressione e la certezza che abbiamo sempre tempo per recuperare.
Il primo aspetto positivo invece e' il contrario, hai un' età matura fatta di esperienza e di saggezza ed è quello che serve per avventurarsi e gestire al meglio il nostro rapporto con l'altro sesso, il secondo aspetto positivo…. è che non ti sei mai innamorato di una donna. Questo può sembrare assurdo ma ti fa avere sete di lei e ti fa sognare, e dato che non hai mai provato l'amore per una donna questo ti rende forte e consapevole che prima o poi arriverà e ne avrai bisogno.
Il terzo aspetto positivo è che hai conosciuto entrambi i mondi e sapendo le varie differenze adesso sai quale sia giusto per te.
In conclusione ti dico che non devi mai rimpiangere ciò che sei stato o quello che sei e di decidere quale strada prendere, perchè secondo me non riesci a stare "in mezzo", non nascondere mai i tuoi scheletri nell' armadio e vai avanti, ma prima e anche per rispetto affronta la questione ancora una volta con il tuo partner. Lui una volta e' stato il tuo catalizzatore e può anche essere la persona che più in questo momento può aiutarti a scegliere, anche se non penso che ti lascerà andar via facilmente da lui.
Buona fortuna, tienimi aggiornato e quando vuoi sono sempre qui! ciao
Cristian
Caro Cristian,
mi chiamo Flavio, ho 22 anni, sono uno studente universitario, figlio unico e
vivo con i miei genitori. Ho sempre avuto forti dubbi a definire con chiarezza
il mio orientamento sessuale. In parole povere sento solo di poter dire di
essere fondamentalmente un eterosessuale, anche se impulsi omoerotici ne ho
avuti fin da piccolo. Crescendo me ne sono vergognato in maniera discontinua ed
ho più volte cercato di dimenticarmene come se fosse un'abitudine sbagliata da
accantonare con un po' di pazienza e perseveranza (nella scala di Kinsey mi
vedrei al livello 1 - massimo 2). Ad ogni modo ho riflettuto affondo sulle
circostanze che accompagnano queste fantasie maschili e sono arrivato a qualche
punto fisso:
Il corpo maschile mi attrae quando è particolarmente possente e muscoloso.
L'organo maschile esibito può eccitarmi ma non a distanza troppo ravvicinata.
Da vicino si scatena invece un autentico disgusto. L'ostacolo maggiore per far
chiarezza consiste per me nel fatto che non sono mai stato nemmeno in intimità
con una persona (tanto meno ho avuto rapporti sessuali); posso pertanto basarmi
solo sulle mie fantasie.
Ho visto spesso dei film per adulti e devo dire che in gran parte non mi
piacciono, non solo per la loro stupidità e per la piattezza espressiva, ma
anche per la presenza di uomini. Mi da la nausea vedere cose come la fellatio e
comunque non gradisco vedere l'organo maschile da molto vicino. I film che in
tal senso preferisco sono quelli saffici (i genitali femminili anche da vicino
non mi disturbano affatto). In generale non apprezzo nemmeno il comune sesso
esplicito tra un uomo e una donna (poichè l' organo maschile è comunque
presente a distanza ravvicinata). Un paio di volte ho visto dei film per gay, ma
il disgusto è stato forse anche peggiore (non solo per quanto ho già accennato
ma anche perché mi disgustano atteggiamenti intimi tra due maschi, cioè
baciarsi e amoreggiare, mentre se vedessi due femmine fare altrettanto non mi
darebbe alcun fastidio). Credo che mi ecciterebbe la vista di un solo uomo (con
le caratteristiche fisiche sopra accennate) che esibisce i suoi genitali senza
abbandonarsi ad atteggiamenti effemminati, e "guardandolo nell'
insieme". Nella vita di tutti i giorni guardandomi intorno mi capita di
provare attrazione (soft oltre che strettamente sessuale) solo per ragazze, mi
darebbe la nausea l'idea di baciare in bocca un maschio.
Devo dire poi che risalendo all'infanzia c'è stato un periodo nel quale provavo
disgusto per il mio stesso organo e questo disgusto si traduceva a tutto me
stesso. Contemporaneamente ho sviluppato una precoce forma di "retifismo",
credo che in origine mi eccitassero i piedi sia maschili che femminili; ora solo
quelli femminili (l'idea di contemplare piedi maschili mi fa sentire nauseato).
Quest'ultima è forse la sola vera perversione feticistica che penso di avere.
Riguardo al corpo femminile la mia eccitabilità è ovviamente molto meno
"circostanziata". Devo dire tuttavia che le mie preferenze più forti
da un punto di vista strettamente sessuale sono idealizzate nella figura di
donne alte e giunoniche (corporatura robusta ma proporzionata -non certo obesa-
, gambe e piedi lunghi, fianchi larghi, glutei grandi, seno medio - il seno per
me non è mai stata una zona erogena molto stimolante, se non in una dimensione
più soft). Ho gradito sempre poco la magrezza in un corpo femminile, mentre per
un fisico femminile voluttuoso ma comunque delicato ho mantenuto una preferenza
media. Non apprezzo molto nemmeno donne basse e con tratti somatici
"corti" (tendenti all'infantile o al tarchiato). Riconnettendomi alle
mie fantasie maschili, gran parte delle corporature più comuni non suscitano in
me attrazione sessuale (e mi disgusta soprattutto un corpo maschile esile e
femminilizzato).
Mi aveva anche turbato una teoria che definiva il retifismo come una forma di
fallofilia e quindi di omosessualità repressa.
Inoltre se dovessi dare di me una definizione, sento che dovrei definirmi
fondamentalmente eterosessuale e, poiché sento di vivere in una società ancora
troppo omofoba, desidero spesso dimenticare le mie (pur minoritarie) fantasie
maschili e vivere sia
ufficialmente che interiormente come un etero al 100%. Naturalmente mi oppongo
con sdegno a chi manifesta (almeno chi lo fa con troppa insistenza) una spiccata
omofobia.
Spero che quanto ho detto finora ti permetta di dirmi qualcosa di più esaustivo
di quanto ho finora capito su me stesso.
RISPOSTA:
Ciao Flavio forse nessun test può darti una risposta ma vedi la risposta l' hai
già trovata in te quando ti sei raccontato, secondo la mia opinione posso dirti
che sei innanzitutto un ragazzo molto intelligente e sensibile..talmente
sensibile che nulla dei tuoi atteggiamenti passa via senza essere notato e a
volte ti soffermi troppo in questo causandoti molte incertezze ma non sei
bisessuale Flavio.... se provi un certo eccitamento solo in un caso ben definito
verso un uomo è perchè lo vedi come una figura che a te piacerebbe essere..
muscoloso, bello e profumato che quando e' nudo sembra un' opera d' arte e
vorresti che una donna provasse la stessa cosa su di te. E' come vedere e
provare un certo fascino quando si guarda un quadro con gli occhi di un pittore
e quel pittore sei tu. Non devi sopprimere questo tuo modo di vedere la cosa,
non
ti giudicare e ne spaventarti se noti questo in te..anzi e' molto positivo perchè ti
fà osservare e studiare il mondo maschile per poi metterti in
competizione con lui.
Il consiglio che ti do e' quello di lasciarti andare e di iniziare a conoscere una donna, devi buttarti nell'amore quando arriverà e di scoprire il piacere sessuale con il tuo sesso opposto. Il giorno che ti accadrà questo scoprirai veramente le risposte che a te mancano (e saranno tutte belle credimi!) mentre la teoria che definisce il retifismo come una forma di fallofilia e quindi di omosessualità repressa e' una pura baggianata e tu sei perfettamente normale con questa tua piccola "perversione".