NOI LA PENSIAMO COSI'
L’ articolo che segue contiene alcune riflessioni sul tema dell’ eterosessualità e dell’ omosessualità. Si tratta del punto di vista elaborato collettivamente dalle autrici e dagli autori del sito su questi temi. Naturalmente si tratta di un punto di vista che può anche non essere condiviso, per cui ci aspettiamo che esso apra un dibattito e stimoli una riflessione su questi
argomenti.
Ognuno ha il diritto di amare chi gli pare e come gli pare, e la possibilità che ciascuno di noi ha di poter amare gli uomini, le donne o entrambi i sessi e’ un diritto che nessuno può mettere in discussione.
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CULTURA DELLA SEPARAZIONE E CULTURA DELL' INTEGRAZIONE: DUE PUNTI DI VISTA OPPOSTI SULLA SESSUALITA'
Prima o poi doveva
succedere, ed è successo nei giorni scorsi. Un
ministro della Repubblica (nello specifico il ministro Umberto Bossi)
in un' intervista ha dichiarato: "Io non ce l' ho con i gay, basta
che i due mondi - il mondo etero e il mondo gay - non vengano a contatto
tra loro e non rischino perciò di CONTAMINARSI tra loro". Sì, ha
detto proprio così: CONTAMINARSI, come se stesse parlando della SARS.
La cosa non è poi così sorprendente: quando il Parlamento Europeo
approvò la risoluzione sui diritti degli omosessuali, La Padania -
quotidiano della Lega Nord - intitolò: "EUROPA SPORCACCIONA".
Bene, noi crediamo
che non tutto il male venga per nuocere: almeno adesso quando ci
chiederanno quale sia la posizione di COCCOLE2000 su questi temi,
potremo dire: l' esatto contrario di quella di Bossi! Infatti la nostra
posizione è sempre stata quella del dialogo e dell' integrazione tra
culture diverse, e nello specifico tra persone di diverso orientamento
sessuale. E non parliamo nemmeno di dialogo e di integrazione tra
"mondo gay" e "mondo etero", dato che nemmeno
dovrebbero esistere un "mondo gay" e un "mondo etero"
distinti, dovrebbe esistere un mondo solo fatto di persone che
si rispettano e rispettano le libere scelte di ciascuno!
Anche perché se
passasse la logica della separazione tra "mondo gay" e
"mondo etero" le conseguenze negative sarebbero ovvie: 1) una
mancanza di dialogo e di integrazione tra culture diverse, che le
danneggerebbe entrambe; 2) un’ ulteriore aumento, anziché una
diminuzione, delle discriminazioni e dei pregiudizi reciproci; 3) una
messa in difficoltà notevole di tutte le persone - e sono tante - che a
quel punto non saprebbero “da che parte stare”, non riconoscendosi
in modo netto in nessuno dei due mondi.
Noi dovremo sempre
di più caratterizzare COCCOLE2000 per una battaglia ideale contro
queste logiche "separatiste", contro questa cultura dell'
intolleranza reciproca che già tanti danni ha fatto. E combattere
in modo intransigente tutte le posizioni che cercano di far prevalere
la logica del "muro contro muro", da qualunque parte
provengano.
Frasi come "le
lesbiche devono stare con le lesbiche e le etero con le etero" sono
frasi stupide, sia che provengano da persone che si definiscono etero
che da persone che si definiscono lesbiche. Dire una frase così è infatti
come dire che i bianchi devono stare con i bianchi e i neri con i neri,
i settentrionali con i settentrionali e i meridionali con i meridionali:
sono frasi intolleranti e in definitiva razziste. E non sono frasi
che ci siamo inventati noi, c' è davvero chi anche in ambienti
gay/lsb teorizza questa separazione, c' è persino chi ha
proposto i quartieri GAY e i quartieri ETERO separati tra loro!
Noi di COCCOLE2000
siamo invece per il rispetto di tutti gli orientamenti sessuali, perchè
ognuno possa amare chi gli pare senza essere discriminato, perchè
ognuno possa fare le proprie scelte in questo campo senza dover per
forza essere etichettato in modo permanente e definitivo.
Quando tempo fa un'
emittente televisiva ci chiese un' intervista per illustrare i contenuti
del sito COCCOLE2000, la nostra collaboratrice Chiara, che andò a
rispondere alle domande della giornalista in nostra rappresentanza, si
sentì fare la seguente domanda: "Ma tu personalmente sei
omosessuale, eterosessuale o bisessuale?". Ebbene, Chiara ha
dato in quell' occasione la risposta più bella e corretta che si
potesse dare. Ha risposto così: "Io
mi definisco una PERSONA LIBERA di amare chi voglio, senza dover per
forza riconoscermi in etichette che non significano nulla e sono solo
delle gabbie inutili".
Lasciamo a Bossi e
alle persone limitate ed ignoranti come lui la logica della
"separazione", dell' intolleranza e dei "mondi
distinti"; e cerchiamo invece di dare il nostro contributo per
una società più aperta e libera, dove ognuno possa amare chi vuole nel
rispetto reciproco.
Noi di
COCCOLE2000 ci batteremo per questo.
UN INTERESSANTE SONDAGGIO Pubblichiamo l' esito di un sondaggio che la società di rilevazioni statistiche EURISPES ha svolto proprio nei giorni scorsi sul tema dell' omosessualità:
IL 49,2 PER CENTO DEGLI ITALIANI RITIENE
ORMAI CHE L'OMOSESSUALITA' SIA UNA FORMA DI AMORE COME L'ETEROSESSUALITA';
UN SIGNIFICATIVO 32,8 PER CENTO DEI SOGGETTI (QUASI UN TERZO) AFFERMA
INVECE DI POTER TOLLERARE L'OMOSESSUALITA' PURCHE' NON PRATICATA; IL
10,3 PER CENTO DEL CAMPIONE, INFINE, CONSIDERA L'OMOSESSUALITA'
IMMORALE; IL 7,7 PER CENTO NON SI PRONUNCIA SULLA QUESTIONE.
QUESTO IL QUADRO CHE EMERGE DALL'INDAGINE
CONDOTTA DALL'EURISPES SULL'ATTEGGIAMENTO DEGLI ITALIANI NEI CONFRONTI
DELL'OMOSESSUALITA' CHE HA VISTO COINVOLTO UN CAMPIONE DI 2 MILA
CITTADINI, STRATIFICATO PER SESSO, ETA' E PROVENIENZA GEOGRAFICA.
FRA LE DONNE L'ACCETTAZIONE DELL'OMOSESSUALITA'
RISULTA PIU' DIFFUSA CHE FRA GLI UOMINI: IL 55,1 PER CENTO DELLE
INTERVISTATE PENSA INFATTI CHE ESSA SIA UNA FORMA DI AMORE COME L'ETEROSESSUALITA',
CONTRO IL 43,1 PER CENTO DEGLI INTERVISTATI.
GLI UOMINI, D'ALTRA PARTE, AFFERMANO CON MAGGIOR FREQUENZA DI POTER TOLLERARE L'OMOSESSUALITA' PURCHE' NON PRATICATA (37,3 PER CENTO CONTRO IL 28,4 PER CENTO DELLE DONNE). ANCHE LA PERCENTUALE DI CHI GIUDICA IMMORALE L'OMOSESSUALITA' E' LIEVEMENTE PIU' ALTA FRA I MASCHI (12,1 PER CENTO) CHE FRA LE FEMMINE (8,5 PER CENTO). L'ETA' DEL CAMPIONE SI DIMOSTRA UNA VARIABILE SIGNIFICATIVA: LA PERCENTUALE DI INTERVISTATI SECONDO I QUALI L'OMOSESSUALITA' E' UNA FORMA DI AMORE COME L'ETEROSESSUALITA' SALE ALL'ABBASSARSI DELL'ETA' DEI SOGGETTI (59,2 PER CENTO FRA I 18 E I 24 ANNI, 56,7 PER CENTO FRA I 25 E I 44, 41,4 PER CENTO FRA I 45 E I 64, 36,9 PER CENTO DAI 65 IN SU). LA MAGGIORANZA DEGLI INTERVISTATI FRA I 18 E I 44 GIUDICA QUINDI NELLO STESSO MODO L'INCLINAZIONE PER LE PERSONE DI SESSO DIVERSO DAL PROPRIO E QUELLA PER LE PERSONE DELLO STESSO SESSO. CON L'AUMENTARE DELL'ETA', INVECE, SALE LA QUOTA DI CHI CONSIDERA IMMORALE L'OMOSESSUALITA' (6,3 PER CENTO DAI 18 AI 44 ANNI, 11,7 PER CENTO FRA I 45 E I 64, 19,8 PER CENTO DAI 65 IN SU) E QUELLA DI CHI NON SA O NON VUOLE PRONUNCIARSI. METTENDO IN RELAZIONE LE RISPOSTE FORNITE DAI SOGGETTI CON LA LORO AREA GEOGRAFICA DI PROVENIENZA, NON EMERGONO POSIZIONI FORTEMENTE DIFFERENZIATE. LA PERCENTUALE DI SOGGETTI CHE DEFINISCONO IMMORALE L'OMOSESSUALITA' RISULTA LEGGERMENTE PIU' ALTA DELLA MEDIA AL CENTRO (13,9 PER CENTO) E PIU' BASSA AL NORD-EST (5,8 PER CENTO). NEL NORD-EST E NELLE ISOLE SONO INVECE PIU' NUMEROSI CHE ALTROVE I SOGGETTI CHE AFFERMANO DI POTER ACCETTARE L'OMOSESSUALITA' PURCHE' NON PRATICATA (RISPETTIVAMENTE IL 36,1 PER CENTO ED IL 37,8 PER CENTO). I SOGGETTI DI SINISTRA SI DISTINGUONO IN MODO ABBASTANZA NETTO DA QUELLI DI DIVERSO ORIENTAMENTO POLITICO: LA NETTA MAGGIORANZA (69,3 PER CENTO) CONSIDERA L'OMOSESSUALITA' UNA FORMA D'AMORE NON DIFFERENTE DALL'ETEROSESSUALITA', CONTRO IL 48,3 PE CENTO DEI SOGGETTI DI CENTRO-SINISTRA, IL 43,8 PER CENTO DI DESTRA, IL 40,7 PER CENTO DI CENTRO, IL 38 PER CENTO DI CENTRODESTRA. L'OMOSESSUALITA' VIENE CONDANNATA COME IMMORALE SOPRATTUTTO DAGLI INTERVISTATI DI DESTRA (17,2 PER CENTO) E DI CENTRO (17 PER CENTO), SEGUITI DA QUELLI DI CENTRO-DESTRA (14 PER CENTO) E, IN PERCENTUALE MINORE DI CENTROSINISTRA (7 PER CENTO) E DI SINISTRA (4,2 PER CENTO). MA TRA LE MURA DOMESTICHE COME REAGIREBBERO GLI ITALIANI DI FRONTE ALLA SCOPERTA DI UN FIGLIO O DI UNA FIGLIA OMOSESSUALE? LA NETTA MAGGIORANZA DEGLI INTERVISTATI (59,9 PER CENTO) SOSTIENE CHE AVREBBE UNA REAZIONE TUTTO SOMMATO POSITIVA: DOPO UNA PRIMA REAZIONE DI SORPRESA, NON AVREBBE ALCUN TIPO DI PROBLEMA. IL 9,1 PER CENTO DEL CAMPIONE AFFERMA INVECE CHE TOLLEREREBBE LA COSA, MA CHIEDEREBBE AL FIGLIO DI NON PARLARNE PIU'. QUESTA RISPOSTA LASCIA PENSARE ALLA VOLONTA' DI NON PROVOCARE UNA ROTTURA COL PROPRIO FIGLIO E QUINDI DI NON OSTACOLARE CONCRETAMENTE LA SUA OMOSESSUALITA', TUTTAVIA, IL FERMO DESIDERIO DI NON TORNARE PIU' SULL'ARGOMENTO EVIDENZIA LA NON ACCETTAZIONE DEL FATTO ED IL TENTATIVO DI IGNORARLO COMPLETAMENTE. L'8,6 PER CENTO DICHIARA INVECE APERTAMENTE CHE NON RIUSCIREBBE IN ALCUN MODO AD ACCETTARE L'OMOSESSUALITA' DEL PROPRIO FIGLIO. UN RIFIUTO ARRIVA ANCHE DAL 7,8 PER CENTO DEGLI INTERVISTATI CHE, PERO', REAGIREBBE COME DI FRONTE AD UNA MALATTIA O A UN DISTURBO MENTALE: PORTEREBBE SUBITO IL FIGLIO DA UN MEDICO PENSANDO CHE SI TRATTI DI UN DISTURBO MOMENTANEO. PER QUESTO QUESITO E' STATA RISCONTRATA UNA PERCENTUALE NON TRASCURABILE DI SOGGETTI CHE NON HANNO SAPUTO RISPONDERE (14,6 PER CENTO), IL CHE SUGGERISCE CHE MOLTI, CONFRONTANDOSI DIRETTAMENTE CON L'IPOTESI DI UN FIGLIO OMOSESSUALE, TROVANO DIFFICOLTA' AD IMMAGINARE COME SI COMPORTEREBBERO.
DIBATTITO Dopo aver pubblicato i tre articoli che avete letto, pubblichiamo ora la prima mail di commento. Si tratta di una mail - giuntaci nei giorni scorsi - della nostra collaboratrice Folli, che esprime alcune considerazioni e osservazioni sui contenuti degli articoli. La pubblichiamo volentieri, invitandovi ad esprimere anche le vostre opinioni inviando le vostre mail a: coccole1@hotmail.com Grazie!!!
Non trovo che il Gay Pride sia qualcosa di
negativo di principio. Mi spiego. Non trovo che ci sia nulla di male
se una persona che si ritiene omosessuale è orgogliosa di esserlo,
come non trovo che ci sia nulla di male se un eterosessuale lo fa, se
un bisessuale lo fa, se un transessuale lo fa. Insomma se chiunque è
orgoglioso delle proprie scelte comprese quelle sessuali. Perchè,
bisogna dirlo, l'orgoglio non è un sentimento brutto o offensivo nei
confronti degli altri. L'orgoglio è quel sentimento che ti fa sentire
fiero di quello che fai, se è misurato, è chiaro che se è troppo può
diventare fastidioso, offensivo e quant'altro, ma se è in una forma
moderata è una buona spinta.
Essere orgogliosi di essere se stessi è
bello, è un passo importante per la vita di ognuno.
Essere orgogliosi non significa voler
frequentare solo luoghi dove ci sono i propri simili, non vuol dire
vivere solo con i propri simili, non vuole dire odiare i diversi...
Il problema è questo infatti. Gli
omosessuali in genere (come anche i bisessuali e chiunque avesse
scelte sessuali "strane" - anche chi ama persone di
pelle diversa -) hanno subito per molti secoli delle
discriminazioni, delle emarginazioni tant'è che ora ne vengono auto-create
di nuove dagli stessi "diversi" per non affrontare i
"normali". Quello che voglio dire è che esistono locali
Gay, Hotel Gay, Saune Gay, esiste un' International Gay Guide dove
sono segnalati per ogni stato i posti dedicati ai Gay... o viaggi
promozionali...questo può essere interessante e utile come forma di
sostegno, di aiuto per delle persone che non hanno deciso la loro
identità sessuale, che non vogliono rischiare di "essere
scoperti" come si dice e che hanno alle spalle delle famiglie
particolarmente chiuse e repressive. Ma non può bastare. non si
possono frequentare solo questi luoghi perchè questo non rende le
persone libere ma sono proprio loro che si auto-ghettizzano... Questo
è il problema della società di oggi. Molti "diversi" per
paura di una società che tutto sommato sta imparando a convivere con
ogni tipo di persona e preferenza preferisce auto rinchiudersi in un
posto dove non viene giudicato piuttosto che essere orgoglioso delle
proprie scelte e affrontare a testa alta la società andando ovunque
anche nei locali "gay" ma non solo... frequentando persone
di ogni tipo, parlando liberamente delle proprie scelte e chiedendo
anche agli amici di qualsiasi orientamento siano di parlare delle loro esperienze.
La libertà è un valore che va conquistato ogni giorno, è una
possibilità che ognuno ha di vivere e solo vivendola la si può
sfruttare.
Per questo bisogna imparare a misurarsi
con tutti, confrontarci pacificamente al fine di
creare la società nuova sul principio della libertà. Non ci si
può rinchiudere, non ci si può ghettizzare, non ci si può
arrendere.
Un bacio a Tutte e Tutti
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